A Yuki-kushinada, per il tuo compleanno…tanti auguri!!! Spero che questo capitolo ti piaccia, gliel'ho data la svegliata!
Acqua calda, acqua fredda
Parte III
di Hymeko
Un cuore che batteva, racchiuso in un petto liscio…il cuore confuso di un uomo, che assaggiava il primo risveglio della sua nuova esistenza.
Hanamichi girò piano il volto irrigidito, verso l'orologio sul comodino.
"Otto meno cinque…"
mormorò, riadagiandosi sui cuscini, con un sospiro…cosa significava, quell'ora? Che importanza aveva, per lui?
"Kaede…"
chiamò, perché fosse la voce forte di lui, a rispondere a quella domanda…ma il posto accanto al suo era vuoto…e freddo. La sua mano, che tentava di percepire il calore del suo corpo, di quello stesso corpo che l'aveva tenuto stretto, vagò inutilmente sul lenzuolo…se n'era andato da parecchio tempo, ormai.
"Perché?"
Nuovi stormi di dubbi s'accavallarono nei suoi pensieri…perché non era lì? Perché l'aveva lasciato solo? Non capiva, dopo tutte le promesse della sera precedente…non potevano essere menzogne…ma allora perché non era lì, con lui?
Eppure un angolo della sua coscienza lo spronava, perché comprendesse…doveva esserci un motivo, per quell'assenza…c'era qualcosa…
Il rumore di una porta che si chiudeva piano, gli schiarì la mente.
"Sakura…"
Erano quasi le otto, e lei doveva andare all'asilo…ecco perché Rukawa non era lì con lui…stava pensando alla loro bambina!
"Kami quanto sono scemo…"
mormorò, massaggiandosi la fronte.
"Abbi fiducia idiota d'un rossino! E tira giù i piedi dal letto!"
Lentamente, si trascinò in bagno…lo specchio riflesse un volto stravolto, con gli occhi rossi e le occhiaie, e i segni del pianto ancora presenti…scosse la testa, e si lavò velocemente, con l'acqua gelida.
Si infilò una tuta larga, poi estrasse correttore e fondotinta dal beauty-case:
"Ecco uno dei lati migliori dell'essere donna…"
In pochi attimi, le occhiaie erano sparite, e la sua pelle era di nuovo fresca come una rosa. Rimirò il volto da varie angolazioni, poi sorrise al suo riflesso, e uscì dalla sua stanza.
"Mamma!!!"
La piccola Sakura corse verso la donna, arrivata ai piedi delle scale…le gettò le braccia al collo, sbilanciandola e facendola cedere indietro.
"Ahi! Inizi a pesare, piccola!"
"Mamma! Papà detto mal di testa! Tanto male?"
Lei gli sorrise, posandole un bacio sulla pelle bianchissima, eredità di suo padre:
"No piccolina, solo un pochino…"
"Papà ha dato tè coi biscotti!"
"E tu l'hai mangiato?"
"Sì…più meglio di quello fai tu!"
Hanako sbuffò, rimettendole a posto un ciuffo di capelli…in quel momento, Rukawa uscì dalla cucina, con in mano un cestino del pranzo:
"Sakura, è arrivato il pulmino…forza, è ora di andare!"
"Sì papà! Ciao papà ciao mamma"
"A dopo, piccolina"
Rukawa chiuse piano la porta, e tese la mano alla donna ancora seduta per terra, aiutandola ad alzarsi.
"Perché sei tornato donna?"
domandò, abbassando la voce, per tentare di non farla sembrare troppo scocciata.
"Ho sempre salutato mia figlia prima che uscisse"
fu la secca risposta.
"Hn"
"Sei arrabbiato?"
chiese, appoggiando la fronte contro la sua colonna vertebrale…il torace forte contro cui era accostata si alzò, in un sospiro profondo…Rukawa si girò, e le passò la mani sui fianchi, tirandola a sé:
"Sì…sono arrabbiato…con me stesso. Perché ogni volta che guardavo Sakura, mi sono reso conto di quanto…debba esser stato difficile, farla crescere in te…e poi, essere ciò che non sei…"
Hanako scosse il capo, e i morbidi capelli neri accarezzarono la maglietta del volpino:
"Non è così male…basta esserci portati"
"E mi odio ancora di più, perché ho accettato di innamorarmi di Hanako, nonostante sapessi di amare ancora Hanamichi…"
Piano, si slacciò dal loro abbraccio, allontanandosi di qualche passo…si inginocchiò a terra, le mani all'altezza delle spalle e la fronte quasi posata sul pavimento…
"Scusami…scusami"
Abbassò ancora la testa, finché i capelli non furono quasi totalmente posati a terra…riversava in quell'atto tutto il pentimento e le scuse che non sapeva in che altro modo fare.
Il fragile singhiozzo di Hanako risuonò nella cucina…la donna cadde in ginocchio, accanto a lui…delicatamente, come fosse una scultura di porcellana, abbracciò la sua testa, stringendosela al seno:
"Stupido volpino…non ti scusare…sono io che devo continuare a farlo!"
"Mi sento così in colpa…per non aver capito…"
"Io non voglio…pensarci ancora…"
Rukawa sollevò il volto, posando le labbra su quelle di lei…
"Ricominciamo…ricominciamo tutto da capo…"
"Mi vuoi ancora…accanto a te?"
"Idiota…sei stata l'ancora di salvezza dopo il mio infortunio…ora sei la certezza della mia felicità…"
Una goccia di liquido caldo attraversò il cuore di entrambi…un fiore rosso sbocciava lentamente, sui suoi petali aperti al sole dimoravano i giorni futuri.
"Però adesso devi tornare uomo!"
chiese Rukawa, accarezzandogli il seno sotto la tuta.
"No"
ribatté Hanako, spostandogli le mani.
"Hn?"
Il volpino inarcò un sopracciglio, decisamente offeso…
"Why not?"
Lei indicò l'orologio, ridendo:
"Perché tra poco arriverà qui la donna delle pulizie…sai che casino che salterebbe fuori, se ti trovasse a palpare un uomo?"
L'altro sbuffò, spostando le mani sui suoi fianchi…ora che si erano riavvicinati, che i loro animi avevano ricomposto le crepe che si erano create, aveva voglia di fare l'amore con lui.
Non più lei…ora voleva amare Hanamichi…voleva dare piacere al ragazzo che aveva sempre dominato le sue notti, in quegli anni.
"Kaede…"
gli arrivò la voce emozionata e un po' imbarazzata di lei…riportò l'attenzione sulle sue mani, che intanto avevano preso a vagare autonomamente lungo le sue cosce…
"Hana…"
Lei sorrise, e gli sventolò un dito davanti al naso:
"No no no"
"Ma…"
La porta si aprì, e la donna delle pulizie fece capolino in cucina…il suo viso divenne subito rosso, e si ritrasse in fretta, scatenando le risa di Hanako.
"Mi porti a fare un giro?"
"Vuoi uscire?"
"Sì…voglio passare la giornata in giro con te"
"Come uomo?"
bisbigliò lui, accarezzandole la guancia.
La moglie abbassò gli occhi, sospirando…scosse la testa, con un movimento appena percettibile:
"Io…non credo di essere ancora pronto…"
"…va bene…va bene lo stesso…basta che tu stia con me…"
………
Rukawa allungò la mano, afferrando fra le sue dita quella fragile di lei…lentamente, assecondando il movimento oscillatorio della barca, si sedettero l'uno di fronte all'altra, ascoltando il vento che mormorava fra gli alberi, accarezzando l'acqua…Rukawa immerse i remi, e iniziò a dirigersi verso un angolo libero del laghetto del parco di Ueno.
Ma i suoi occhi erano solo per lei…Hanako appoggiata al bordo della barca, che disegnava con dita sottili archi trasparenti, che si intersecavano con quelli provocati dal movimento dello scafo…assomigliava a una Nereide, un ninfa delle acqua della mitologia greca…incredibilmente magnifica, le lunghe braccia ben tornite abbandonate fra i riflessi del sole…
"A che pensi?"
gli chiese, sentendo il suo sguardo vagarle sul corpo.
"Al mio sentimento per Hanamichi"
Un leggero irrigidimento della sua schiena…Rukawa allungò una mano, sfiorandole la pelle di pesca…il vento gli portò il suo profumo, dolce e fruttato, come il lucidalabbra che le risplendeva sulle labbra.
"Ciò che provo per Hanako è…incredibilmente forte, anche adesso. Quindi…mi chiedevo quanto saranno intensi, alla fine, i miei sentimenti per te…quando potrò finalmente stringerti a me…"
"K-Kaede…"
"Io voglio vivere con Hanamichi…voglio far sublimare il mio sentimento, farlo traboccare…e solo per lui, posso esserne in grado…"
Lei nascose le labbra dietro le dita piegate…troppo, troppo forte era il tremito, perché le vedesse…
"Ma…"
Lui le posò la mano sul braccio, e lo strinse forte…la sua sicurezza le fluì lungo la pelle, scatenandole piccoli brividi.
"Non ne parliamo adesso…godiamoci questo bel sole"
e via, a remare lungo il perimetro del laghetto.
"Senti…mi chiariresti un paio di cose?"
"C-Certo"
Hanako si riscosse dai suoi pensieri…era scappata dagli occhi di lui, che non avevano cessato di fissarla…le sue parole continuavano a girargli in testa…vivere con Hanamichi…quanti problemi avrebbe comportato? Cosa ne avrebbe pensato, Sakura?
"Io non ti ho mai visto fare il bagnetto a Sakura, ma se vieni in contatto con l'acqua calda torni uomo…diventavi Hanamichi davanti a lei?"
Rukawa quasi scoppiò a ridere, per l'espressione scioccata di lei…inclinò leggermente la testa, e accennò un sorriso, perché i suoi lineamenti si addolcissero:
"Cosa c'è…pensavi a qualcosa di più epico?"
Hanako arrossì, e balbettò una scusa…poi si rese conto dell'assurdità della cosa, e soffocò una risata:
"A dir la verità, una volta è capitato…"
"Eh?!"
Lui l'aveva detto per sdrammatizzare la situazione, non avrebbe mai pensato che…
"Ma non preoccuparti, Sakura aveva appena giocato con la schiuma e aveva il sapone negli occhi…non ha visto nulla, prima che mi versassi addosso dell'acqua fredda"
"Hn…se l'era tirata lei negli occhi, e gliel'avevi messa tu per nasconderti?"
"Ma come osi!!!"
Hanako scattò in piedi, dimenticando di essere su una barca…il piccolo natante ondeggiò paurosamente, e solo la forza di Rukawa lo riequilibrò.
"Scherzavo…ma non hai risposto alla mia domanda…"
"Usavo dei guanti, tipo quelli chirurgici, ma lunghi fino al gomito"
rispose lei, fissando imbronciata dei ragazzi che passano in bicicletta.
"Hn…come hai fatto a fabbricare i documenti di Hanako? La patente, la carta d'identità…"
Il cruccio di lei svanì subito, sostituito da un sorriso sbarazzino e calcolatore:
"Bè…ti ricordi quando, subito dopo i nostri primi appuntamenti, non ci siamo potuti vedere per una settimana?"
"…mi ha fatto star male da morire non poterti vedere per tanto…"
Lei sorvolò sul complimento, troppo lanciata nel raccontare il suo piano:
"Bè, sono tornato a Kanagawa, come Hanamichi…e lì ho incontrato il caro, buon vecchio Tetsuo"
Rukawa sussultò, schizzando entrambi d'acqua:
"Sei andato da quel teppista?"
mormorò, a voce roca…si passò lentamente la mano sulla testa, mentre un ricordo lontano riaffiorava nella sua mente.
"Certo!!!"
trillò lei, battendo le mani, tutta esaltata.
"Chi altri poteva trovarmi dei documenti falsi?"
"…non fa una grinza…"
commentò il volpino, massaggiandosi il mento…non era male, come idea…
"…ma come hai fatto a convincerlo?"
Il sorriso di Hanako s'allargò, trasformandosi in un ghigno sadico:
"Bè, qui sta la mia parte geniale…l'ho minacciato di riempirlo un'altra volta di botte, se non mi avesse fatto trovare entro la fine della settimana ciò che gli avevo chiesto"
"………"
"Che c'è? Non ti piace come idea?"
"Sorvoliamo…e lui te li ha portati in tempo?"
"Certo! Altrimenti l'avrei gonfiato peggio dell'altra volta! Dovevo…tornare in fretta da te…"
"Do'hao"
fu l'unica cosa che seppe dire Rukawa.
"Stupido volpino!!! Ero anch'io in crisi d'astinenza da volpe, che credi?"
Rukawa sorrise, il cuore che rumoreggiava forte…sulle labbra, una confessione che sentiva di doverle fare…
"Quando facevamo l'amore…"
Hanako trattenne il respiro, arrossendo…improvvisamente, il pensiero di come sarebbe stato fra loro due uomini, la seppellì…Rukawa era stato chiaro, lo voleva, come uomo…
"…io ti chiamavo solo Hana…perché in realtà ogni volta, prima che il piacere cancellasse la mia volontà, pensavo a lui…mi immaginavo di scivolare dentro di lui, che fosse il suo corpo quello che mi accoglieva in sé…"
Il suo petto morbido si alzava e abbassava velocemente, al ritmo dei battiti esageratamente veloci del suo cuore…il viso pareva un tela dipinta solo di rosso, e negli occhi il ricordo accendeva miriadi di stelle…
Sorrise, senza tentare di nascondere l'imbarazzo…le sensazioni che il volpino scatenava, le accarezzarono il corpo, spandendosi dal suo ventre…la dolcezza con cui la possedeva, i baci lungo i suoi seni, la fecero desiderare di essere a casa, fra le lenzuola con lui…
"…ti spiace?"
Lei scosse la testa, deliziata:
"Se fossi solo Hanako sì…ti annegherei qui. Ma dato che sono Hanamichi, e tu hai detto che pensavi a me…bè, posso solamente ritenermi soddisfatto…che provassi tanto ardore, solo al mio ricordo…"
"Faremo presto l'amore come due uomini, vero?"
"…sì"
"Allora vedrai il mio reale ardore…quello che solo il vero te può scatenare…"
"Stupido volpino…ma dimmi un po'…"
gli rivolse un sorriso tutto innocenza e malizia, che lo fece rabbrividire
"…è per questo che mi hai chiesto di fare tanto spesso del sesso anale?"
Rukawa boccheggiò, aprendo e chiudendo la bocca senza dir nulla.
Poi arrossì, mentre ciò che aveva fatto con Hanako gli tornava alla mente…deglutì, allargando il colletto della maglietta perché gli entrasse aria nel petto.
Infine raccolse nelle mani un po' d'acqua del laghetto, e si lavò la faccia.
"Ma che schifo, non è pulitissima!"
"Era necessario"
fu la sua laconica risposta, mentre scuoteva la testa per liberarsi dagli schizzi.
"Stupido volpino…se ti faccio quest'effetto quando ne parlo, potrei approfittarne…"
"Idiota…"
La sua espressione si fece improvvisamente seria, un po' preoccupata:
"…ti facevo male?"
Hanako sbiancò, poi avvampò…
"No…mai…anzi…"
abbassò lo sguardo, stringendosi le mani in grembo
"…era come se stessi facendo l'amore con te…come Hanamichi…era ciò che volevo, in realtà…mi sembrava d'amarti sul serio…"
I remi caddero in acqua, mollati di colpo.
Rukawa si gettò in avanti, senza pensare a nulla, se non a lei.
La strinse forte a sé, affondando il volto contro la sua spalla, baciandole possessivamente il collo.
"Ti amo…ti amo"
continuava a ripeterle, in una lenta cantilena…
Le mani di Hanako si aggrapparono al suo petto, lo strinsero forte a sé…si cullarono dolcemente a vicenda, senza accorgersi che lo scafo aveva iniziato a ballare paurosamente…
Pluff!
Rukawa risalì velocemente, sputando l'acqua che aveva bevuto. Si guardò intorno, cercandola…non c'era, non c'era da nessuna parte.
Gettò indietro i capelli, mentre il panico, viscido come la patina su quell'acqua, si impadroniva di lui:
"Hanamichi!!! Hanamichi!!!"
"Stupido volpino, sono qui"
Due mani gli circondarono il collo, e un bacio leggero si posò sulla sua guancia.
Rukawa si voltò di scatto, attirandola a sé…il vestito leggero, bagnato, le aderiva come una seconda pelle, mettendo in risalto le sue forme perfette.
"Stai bene?"
"Certo! Sono un nuotatore provetto!"
sghignazzò lei, circondandogli il collo con le braccia. Rukawa sospirò, allungando il viso per rubarle un bacio…Hanako non si sottrasse al suo tocco di rosa, permettendogli di toccarla come non faceva da molti giorni, già da prima che quella storia iniziasse…
"E visto che ho fatto bene a voler uscire come donna? Che sarebbe successo se mi avessero visto prima uomo, e poi donna?"
"Hai intenzione di ribaltare a tuo favore qualsiasi situazione?"
"Esatto!"
esclamò soddisfatta, schizzandolo d'acqua.
"Hana no! Basta!!!"
"Che c'è? Alle volpi non piace l'acqua?"
"Do'hao!!! Ho l'acqua nel naso!!!"
"Whaaa!!! Anneghiamo Rukawa!!!"
Davanti agli occhi increduli dei passanti, si scatenò nell'acqua una battaglia di schizzi e tentativi di affogamento, conditi con risate e insulti di tipo animale…molti si sedettero col pop-corn in mano, per godersi la lotta.
………
Hanamichi scivolò con un sospiro contro il petto di Rukawa, accogliendo con un sorriso le sue mani che gli cingevano il petto.
"Ehi ehi…"
Con fermezza, bloccò le dita che si stavano prendendo la libertà di scendere lungo il suo inguine, accarezzandogli il pube coi polpastrelli.
"Perché?"
Le parole soffiate sulla sua pelle dal volpino ebbero l'effetto di annebbiargli la mente…si abbandonò fra le sue braccia, sul volto arrossato l'espressione della beatitudine.
"Ti piace?"
mormorò Rukawa, con un pizzico di sadismo…le sue mani si portavano sempre lungo la parte interna delle sue cosce, blandendole insistentemente, ma senza mai sfiorare null'altro.
"Bastardo"
gli rinfacciò con un ringhio il rossino, tendendosi fra le sue braccia all'ennesimo passaggio vicino al suo sesso…portando inconsciamente a strofinare la sua apertura contro il membro del moro.
"Ah!"
Rukawa lo strinse a sé, affondando piano i denti nella sua spalla, per soffocare il forte gemito che avvertiva dentro…sentiva il corpo di Hanamichi fremere fra le sue braccia, stuzzicarlo con veloci carezze nei punti sensibili, proprio come lui aveva fatto fin quel momento…avanzando con esitazione, come di fronte a una divinità, portò le dita alla sua apertura, chiedendo silenziosamente il permesso di prepararlo.
"No"
rispose Hanamichi, senza tuttavia allontanarsi.
"Eh?"
"Punizione per quello che m'hai fatto fino adesso…"
puntualizzò, la voce resa roca del suo stesso desiderio
"…ma comunque sappi che non ho intenzione di togliermi di qua…sei davvero comodo"
aggiunse, sistemandosi meglio fra le sue braccia.
"Mi stai usando come poltrona?"
La coda da volpe di Rukawa spuntò dall'acqua, facendogli il solletico lungo i fianchi…Hanamichi scoppiò a ridere, chiudendosi a uovo per ripararsi…le mani di Rukawa si presero la loro rivincita, toccandolo ovunque, pizzicandogli i glutei e i capezzoli…il rossino non faceva che ridere, schizzando l'acqua schiumosa come un bimbo al suo primo bagnetto…quella era la prima volta, che giocavano assieme nel bagno di casa…
"B-Basta…"
Il rossino si pulì con occhi, tirando su col naso…senza rinunciare a controllare di sottecchi l'altro, pronto a reagire se avesse voluto tentare un altro assalto.
"Va bene…non farò più nulla. Promesso"
aggiunse Rukawa, accompagnandoselo contro.
L'acqua calda lì coccolò, avvolgendoli nel suo tepore…nuove sensazioni nacquero, mai assaggiate prima…il piacere di stare insieme, per ciò che si è…la tranquillità che deriva dalle mani della persona amata, sul proprio corpo…il profumo della pelle dell'altro, mischiato al bagnoschiuma…la morbidezza delle minuscole bolle bianche, sulla cute…il gusto di un bacio mischiato allo shampoo…l'acqua fatta cadere da un palmo, una liquida cascata trasparente…passarono molto tempo a conoscersi, di nuovo, a incontrarsi per la prima volta…
"Kaede?"
Hanamichi alzò il volto, addolcito dall'abbandono all'acqua calda.
"Hn?"
"Prima, al lago…ha parlato di voler vivere…con me"
"Esatto…io voglio passare il resto della mia vita con te"
"Ma…"
Rukawa posò un bacio fra gli occhi spalancati:
"Oggi le coppie gay non fanno più scandalo…non preoccuparti, ciò che importa è il nostro amore"
Hanamichi si allontanò un po', facendo rabbuiare l'altro:
"Non parlavo di questo…mi preoccupo solo per Sakura…io sono sua madre, non puoi sostituirla e piazzarle accanto un uomo!"
Il volpino si morse le labbra, tentando di trovare le parole giuste…al rossino era evidente che ci avesse pensato parecchio, che avesse già un'idea ben delineata.
"Kaede…non possiamo prendere una decisione senza conoscere i suoi sentimenti!"
Un lampo passò negli occhi blu:
"Hai ragione…facciamo una prova"
"Eh?"
"Vediamo come si trova Sakura con te. Domani pomeriggio, andrò a prenderla, e tu verrai con me. Ti presenterò per ciò che sei…un mio ex compagno di squadra, al liceo…vedremo quali saranno le su reazioni, poi decideremo. Ci stai?"
"Ah…sì…"
Hanamichi fissò Rukawa…sembrava davvero eccitato all'idea, e pronto a far fuori Hanako senza pensarci due volte…
Scosse la testa, uscendo dall'acqua e gettandosi addosso un accappatoio…bastarono degli schizzi appena un po' freddi, perché tornasse la donna che aveva vissuto finora.
"Hanamichi…non dar per scontato che Sakura preferisca Hanako a te"
Fine capitolo terzo
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