dedico questa fic a tutte le
ragazze che mi hanno fatto i complimenti, per la mia ultima original. spero
che questa vi possa piacere altrettanto!
A better life
capitolo 4
di
Rikku19
Tibby sedeva in
cucina, davanti a una tazza di caffè fumante.
Una sigaretta senza filtro le pendeva dalla bocca sbavata di rossetto.
"ho sonno" sbottò
"a chi lo dici!" replicai, esausto
"oh, piantala, Shane! tu ti fai scopare da un senatore in campagna
elettorale, io mi sbatto impiegatucci con mogli e figli, spesso talmente
ubriachi che nemmeno capiscono di essere venuti! che hai da lamentarti?"
Alzai le spalle compiaciuto
"anche Christian ha una figlia"
"oh, adesso è pure 'Christian'?! non più il Senatore Thompson?"
Scossi la testa sarcastico.
"non dopo ieri sera"
"oh, taci!" rise, lanciandomi un tovagliolo di carta.
Si alzò, e si tolse i vestiti, restando solo con la biancheria.
"io me ne vado a dormire" spiegò "con tutti i soldi che ti sei guadagnato
negli ultimi dieci giorni, renditi utile e fammi la spesa"
Sbuffai.
Il telefono prese a squillare.
Guardai la lucina lampeggiare.
Tibby guardò la lucina lampeggiare.
Il trillare si faceva sempre più insistente.
"ho capito, ho capito, vado io!"
Sogghignai.
La celebrità ha i suoi vantaggi, anche se si tratta di scoparsi qualcuno di
famoso.
"Pronto.
Sì.
Sì.
Sono Jamie Tibberson.
Oh, Chiamami Tibby! Niente formalismi!
Sì, è qui accanto a me.
Te lo devo passare?
Ok.
Certo, a presto!
Stasera?
Benissimo!
Ciao ciao!"
La osservai, curioso.
"è per te"
"chi è?"
"un certo Alex"
Ancora non sapevo che quella telefonata avrebbe cambiato la mia vita.
"pronto?"
Una voce profonda, dall'altra parte della cornetta, richiamò la mia
attenzione.
"parlo con Shane Edwards?"
"uh uh"
"quello che si scopa il nostro futuro presidente degli Stati Uniti
d'America?"
"uh uh"
"sono Alex. il suo ex. stasera Christian da una fasta. Sai, una cosa
importante, con tutti i suoi finanziatori. Pezzi Grossi, sostenitori e
celebrità che lo appoggiano. Per la maggior parte cantanti cocainomani e
attori sulla via del declino. Mi ha invitato. Vuole rimettersi con me. E io
mi presenterò. Con te."
"come hai avuto il mio numero?"
"da Estella"
"da chi?"
"da Estella, la sua assistente personale. ho avuto il dubbio che si facesse
anche lei, ma poi ho scoperto che è lesbica. Alle otto. All'Astoria, su Park
Avenue. Basildon Room"
"e io che ci guadagno?"
"cinquemila dollari"
"d'accordo"
"e porta anche Jamie. Sembra simpatica"
"ok. cinquemila a testa"
"settemila dollari in due"
"d'accordo"
E riappesi il telefono.
Tibby mi guardava interrogativa da sotto le coperte.
"rivestiti"
"perché?!" cantilenò
"perché stasera abbiamo una cena importante. e dobbiamo andarci entrambi"
"no... voglio dormire, io!" replicò tirandosi le coperte fin sopra la testa
"e invece sì. trentenni cocainomani in cerca di compagnia." spiegai tirando
le lenzula "hanno bisogno di svago, non sopporteranno una serata di discorsi
prefabbricati e politica inutile"
"dammi una buona ragione"
"settemila dollari"
Inarcò un sopracciglio.
"a che ora?"
"Mi sento come Julia Roberts in Pretty Woman" disse Tibby dimeandosi nel
vestito rosso firmato Chanel "e ne ho piene le palle di questo straccio che
ci è costato quesi duemila dollari"
"che mi è costato, vorrai dire"
"che ci è costato. te lo sarai anche scopato tu, ma il lavoro te l'ho dato
io"
Il Taxi si fermò, proprio accanto alle file di Limo e auto sportive.
Un ragazzo sui venticinque, abbastanza alto, con i capelli chiari,
abbastanza lunghi, ma pettinati con cura.
"Jamie?" chiede, indicando Tibby
Lei annuisce.
"ti ho già detto di chiamarmi Tibby"
Lui le sorride
"e tu sei Shane"
Ammicco.
"il ricevimento è nella Basildom Room. Seguitemi"
Mi prende per la vita, e trascina Tibby per una mano, fino all'ingresso.
Mostra gli inviti ad un organizzatore, che ci fa prontamente passare avanti.
La sala è anche più di quanto potessi immaginare.
la ragazza della pubblicità dello shampoo sta apertamente flirtando con il
ragazzo della pubblicità del dopobarba, e accanto a loro, quella rockstar
per cui Rachel - a proposito, chissà come stava - andava matta da ragazzina
discuteva animatamente con un uomo vestito di nero non meglio
identificabile.
"venite con me"
Ci accompagnò ad un tavolo, facendoci sedere.
"non andate da Christian, ma fatevi notare. voglio che sia lui a venire qui,
voglio vederlo implorare pietà"
Annuimmo, sconcertati.
Alex afferrò tre bicchieri dal vassoio di un cameriere, per metterli proprio
davanti a noi.
"non mi importa se non avete ventun anni. beve te e divertitevi. ma non
andate da quello stronzo"
"va bene" rispose Tibby
"morirà di rabbia vedendo che sono qui con il suo nuovo carissimo compagno
di giochi!"
"è matto" mi sussurrò all'orecchio Tibby, fingendo di aver fatto cadere
qualcosa al di sotto del tavolo
"pensa ai soldi!" sussurrai di rimando
Avevamo visto attori, cantanti, poilitici, squali di wall streets,
personaggi così famosi che mai avremmo pensato di incontrare.
Nessuno aveva classe.
Tutti, però, avevano stile.
una ragazza fece il suo ingresso tutta trafelata, dirigendosi a larghe
falcate attraverso la sala.
Alex la fissò a bocca aperta.
Tibby iniziò a strattonarmi la manica, in preda a un delirio furioso.
"è la modella! é Alexa Williams! è Alexa Williams!"
"è mia sorella" sbottò Alex
"ma che fatasia, i vostri genitori!" replicai io sarcastico "erano a corto
di nomi?"
"salve!" disse, agitando la mano in nostra dirzione, e Tibby quasi svenne
"ciao fratellino. che ci fai qui? pensavo che tu e Chris aveste chiuso"
"potrei chiederti la stessa cosa, lo sai?"
Lei rise
"avete visto Chris? lo avete salutato? chissà se troverà tempo per i vecchi
amici. o vecchi amanti"
Alex alzò le spalle
"oh, eccolo laggiù, che parla con... Daniel Swanson? è Daniel Swanson quello
laggiù? mi aveva promesso una parte nel suo prossimo film... CHRISTIAAAN!!!!!"
"zitta, imbecille!" scattò Alex
"CHRISTIAAAAAAAAAAAAAAAAN!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!"
Vidi Alex chiudere gli occhi, mentre il sentore Thompson si voltava
incuriosito verso di noi.
E divenne sorpreso.
E imbarazzato.
Probabilmente a cusa della mia presenza.
Venne al nostro tavolo, portandosi dietro i due malcapitati con cui stava
parlando.
"Alex! Tesoro, non sapevo che tu fossi qui. Non mi hai avvetito che saresti
venuto"
"'tesoro'?a chi ti riferisci?" tubò Alexa, avvicinandosi ad un uomo sulla
sessantina che, evidentemente, doveva essere il noto produttore
cinematografico e televisivo Daniel Swanson.
"a lui" replicò
"ciao" sussurrai
"ciao Shane. tutto bene?" sorrise a disagio
"benissimo. senatore Thompson, lei è Jamie Tibberson, la mia coinquilina"
"piacere" salutò, lei vagamente, non togliendo lo sguardo dal volto
perfetto, e probabilmente rifatto di Alexa Williams.
E, il caso volle, come nei giorni seguenti non mancai dal farglielo notare,
che il celebre produttore Daniel Swanson non togliesse lo sguardo dal volto
di Tibby.
"Shane, lascia che ti presenti alcuni amici. lui è Daniel Swanson,
produttore"
Dal banco del buffett fece capolino un uomo in smocking nero che, portava un
berretto da baseball, del tutto fuori luogo.
"Oh, merda..." gracchiai
Christian rise.
"immagino che lo conoscerai di vista" e notando Alex che cercava di
dileguarsi lo inseguì "Alexander, ti supplico, devo parlarti..."
Cercai di dire qualcosa di intelligente, riuscendo solo a boccheggiare come
un pesce fuor d'acqua.
"Piacere, David Applegate"
e mi sorrideva, ammiccante.
ed era sobrio.
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