Ciao! Avete letto tutti il n. 18 di “Banana Fish”? Aaahhh!!! Spero che questo finale sia uno scherzo e che nel 19mo tankobon la storia prosegua come speriamo tutti noi fans. Oggi è lunedì 21 febbraio ed è da venerdì che ci piango: mi ha lasciato dentro una sensazione di dolore e credo che questo tankobon non lo leggerò mai più. Poi però ho deciso “Ma sì, prendo carta e penna e scrivo una ficcina: se non ci pensa la Yoshida, ci pensa Fiore di Girasole!”.

È una NC-13/angst. I personaggi non sono miei ma di Akimi Yoshida appunto e i miei unici fini, scrivendo questa ff sono: sfogarmi e cercare di far mettere insieme quei due cocciuti di Ash ed Eiji. Ancora non ho terminato la mia prima ff su un anime molto recente, ma questa dovevo scriverla per forza prima. Please, non siate troppo severi! Sono ancora alle “prime armi”.

 

 


A te

di Fiore di Girasole


 

Parte I -  “Rimpianto”

Ash non poteva ancora crederci. Quante cose erano successe nel giro dell’ultimo anno; e quanto era cambiato anche lui da quando aveva incontrato Eiji Okumura.

 

Eiji, tra poco partirai e probabilmente non ci rivedremo mai più. Non sai cosa darei per poter venire in Giappone con te e lasciare questa vita da teppista di strada, ma non è facile come potrebbe sembrare e credo che ti sarei solo d’intralcio. Pensaci, cosa diresti ai tuoi, che sono un assassino che si prostituisce? Un marchettaro dal QI di 210 e super-istruito nonostante non abbia neanche la licenza elementare? Sai che bella reputazione ti faresti se tu mi stessi sempre accanto?!

Lo so, ormai non rischi più di venire ucciso per colpa mia, dato che gli street-kids non si permetterebbero - pur di non avermi come nemico -, Yue-Lung e Blanca hanno capito che noi siamo dalla parte del giusto e quei grandissimi farabutti di Dino Golzine ed i suoi mercenari e scienziati pazzi non ci sono più; però sarei un pericolo per la tua vita sociale. Se ho ritrovato un po’ di dignità è stato grazie alla tua purezza e semplicità e non voglio mai più vederti imbracciare un mitra o impugnare una pistola. Per favore Eiji, non rinnegare te stesso per me! Perderesti molto più che un amico, la cosa più preziosa a questo mondo: la tua irripetibile individualità.

Se ora fossi qui mi diresti che sono pessimista e che dimostro di essere immaturo con tutti questi “non posso” e “non puoi”. Che ci vuoi fare, te l’ho detto che in fondo non sono altro che un fifone! E forse mi faccio tutti questi problemi solo perché non ho il coraggio di dare una svolta alla mia vita: qui sono conosciuto, temuto, rispettato, ammirato; se venissi con te dovrei ricominciare tutto da capo, dalla lingua a tutto il resto. E, sinceramente, dopo i continui stress degli ultimi mesi non so se ne sarei in grado.

Mi dispiace tantissimo di non essere riuscito a proteggerti come avrei voluto e di non averti detto che io… che io…, che… io ti amo! Ti amo tantissimo, Eiji, ma forse è meglio così: non devo fartelo sapere. Dimenticami, ti prego, dimentica i tuoi sentimenti per me. Trovati una brava ragazza e sii felice: io non potrei mai darti nessuna sicurezza.

 

A te che riportasti

l’umanità nel mio cuore

gelido ed ingrigito

solo col tuo calore;

 

e serenità mi donasti

già con la tua persona

senza pretender nulla

come han fatto fin’ora,

 

solo a te, Eiji, amico mio,

solo a te devo se ora sono

più sensibile, sognatore

e un po’ più uomo.

 

Perciò preferisco dirti addio,

saperti purtroppo a me lontano

ma felice. Sta’ sicuro: nell’oblio

non cadrai mai perché io ti amo.

 

Sii felice, mio giapponesino,

vivi serenamente la tua vita.

mi raccomando, fa come ho detto io:

ci rivedremo se lo vorrà il destino.

 

Toc! toc! “Posso, capo?”

Ash era così assorto nei suoi pensieri che non appena sentì aprire la porta scattò subito per attaccare, come il felino di cui porta il nome.

“Bones? Quante volte devo dire a te e agli altri che non voglio essere disturbato quando sto da solo a pensare?”

“Si, lo so capo, ma te ne stai chiuso qui dentro già da un paio d’ore! Eravamo tutti preoccupati: serve qualcosa?”

“Grazie dell’interessamento, ma ho bisogno soltanto di essere lasciato solo.”

“Ti manca, vero?”

“Mh?”

“Eiji. È per lui che stai così in pena, vero? Perché non vai da lui? Sei ancora in tempo per salutarlo. Se decidessi di partire per il Giappone tutti capirebbero, ne sono certo.”

“Bones, per caso mi stai facendo la predica? Guarda che sono io il boss, sono io a prendere le decisioni, perciò vedi di non intrometterti. E dì agli altri di fare altrettanto. Un momento… non starete pensando di prendere il mio posto?!”

“No, capo. Come potremmo? Volevo solo dire di non preoccuparti per noi. Non vorremmo che tu rinunciassi ad Eiji solo per la grande responsabilità di Downtown.”

“In parte: come potrei andarmene di punto in bianco? chi prenderebbe il mio posto? Alex non mi sembra tanto forte da essere il mio successore, lo è per la nostra banda, ma per comandare Downtown non avrebbe speranze contro Sin e Kane.”

“Hai detto in parte? Allora è vero che c’è un altro motivo?”

“Insomma, non vuoi proprio lasciarmi in pace!? Pettegoli come siete tu e gli altri penso che potreste arrivarci da soli! se aveste un po’ di cervello…”

“Dunque è vero che è per Eiji! Dovresti andare da lui, lo faresti felice.”

“No, lo illuderei soltanto e poi sarebbe ancora più doloroso separarsi.”

“E non è più doloroso lasciarlo partire senza neppure un saluto? Sul serio, capo, non è da te lasciarti andare in questo modo, rimuginando senza far nulla.”

“O insomma, shut up Bones! Fuck you! E lasciarmi solo!”

 

“Allora, Bones, com’è andata?” chiedono gli altri all’unisono.

“Come volete che sia andata? È davvero di cattivo umore, ha detto di fottermi e mi ha cacciato: lo dobbiamo lasciare in pace.” “Ah, dice pure che siamo pettegoli e che, se abbiamo un po’ di cervello, non abbiamo bisogno di immischiarci nella sua vita.”

Silenzio.

Kong “Ma secondo voi quei due sono innamorati?”

Alex “Ti ha dato di volta il cervello? Provate a dire al boss che è gay e chissà che vi combina!”

Kong “Non sto dicendo che è gay, anche se, dovete ammetterlo che fino ad ora ha avuto esperienze solo con uomini.”

Alex “Si, come no?! Se essere stuprati e costretti alla prostituzione sin dall’infanzia per te equivale a fare l’amore… Kong! Che ragionamenti del c**** che fai oggi! Magari non ha la ragazza proprio perché non vuole più sentir parlare di sesso dopo quanto gli è accaduto fin’ora; o semplicemente non si pone il problema. Ehi che ha solo 18 anni! è ancora minorenne! Se non fosse incappato in quei maniaci forse sarebbe ancora vergine… ma, ma, ma che mi fai dire?!”

Bones “Parlate piano! Se s’inc***a, io me la squaglio: non ci tengo proprio ad essere punito per colpa vostra.”

“Allora zitto!” gli urlano contro Alex e Kong.

“E se non fosse finito fra le mani di Dino Golzine ora non sarebbe neppure un teppista e potrebbe andare tranquillamente da Eiji, senza pensare di essere un pericolo per lui.”

“Bones, TACI!” gli dicono nuovamente gli altri. “Ok, ok! Ha ragione Ash a dire che siamo pettegoli. – sguardo fulminante degli altri due – Va bene, sto zitto.”

“E se non fosse diventato un teppista, senza il suo aiuto saremmo già morti.” aggiunge Kong.

Alex “È davvero strana la vita; semplice però mai…”

“Continuate a spettegolare, ah? però non siete pettegoli e non avevate neanche voglia di parlare.”

“ANCORA, BONES?!?”, un’altra volta all’unisono.

“Poi dici a me che parlo a vanvera, Alex! Cavolo, oggi tutti volete fare i filosofi.”

“Guarda Kong che è normale mettersi a pensare a mille cose quando non si ha nulla da fare. Ed ora mi sto proprio rompendo: forse il boss ci sta prendendo gusto a starsene in un angolino a frignare e far finta di nulla, ma io non mi sopporto ad oziare in questo modo. Vado a fare un giro per vedere se nel quartiere è tutto a posto. Venite anche voi? - e ad alta voce, per farsi sentire da Ash -, COSÌ È SICURO CHE LO LASCIAMO DA SOLO A PENSARE!”

“Sei pazzo, Alex? Abbassa la voce o il boss ti sente”

“Lo so che mi sente: l’ho fatto apposta. Allora?”

“Sì, andiamo tutti.” dice Kong.

“Parla per te, io resto qui.”

“Bones rompiballe!”

 

Adesso basta! Non ne posso più di sentire i miei uomini parlare in questo modo di me e della mia vita! Ora vado di là e se non sono spariti spacco loro il muso!

Credono che non sappia che sto facendo tutto il contrario di ciò che è meglio per me? Che non mi pentirò facilmente di non essere andato da Eiji? Anzi, ad essere sincero, me ne sono pentito già mentre prendevo questa decisione; ma devo fare il bene di Eiji, non il mio. Uff!!!… Shit! Sono riusciti a mettermi di nuovo un sacco di dubbi!

Io vado e li concio per le feste!.

 

“Kong! Dove andate?”

“Boss! Pensavamo che qui ti avremmo disturbato e stavamo andando a fare un giro per vedere se è tutto tranquillo.”

“Non vi ho detto di controllare niente!”

“Ma, capo qui non abbiamo niente da fare!…”

“E ALLORA NON FATE NIENTE!!!… E ci stavate andando tutti insieme?”

“No, io restavo qui.” dice Bones

“Perché lo sapete, vero? che è sempre meglio evitare che i più forti di una banda si muovano insieme… - silenzio… - e Downtown sarebbe sicura se affidata a voi?. Mah!”

“Potremmo… sempre… allearci coi cinesi: Sin Su Rin dopo di te è senza dubbio il miglior leader in assoluto. Nonostante sia un quindicenne sembra addirittura più in gamba di Kane che è considerato il più temuto. Avete visto com’è riuscito a farsi obbedire anche da lui, no?”

“Potremmo?! “potreste” voi se io non fossi il vostro boss! Ricordate una cosa: collaborare si, allearsi no. Le nostre culture sono troppo differenti e noi americani non potremo mai capire tante semplici norme dei cinesi. Però so cosa “potete” fare: stare zitti ed imparare ad usare il vostro minuscolo cervello, invece di allenarvi a spettegolare… A proposito di pettegolezzi… voi tre che ne pensate… dell’amore?”

“Cosa?” Alex e gli altri si guardano stupiti, credendo per un attimo di aver sentito male.

“Beh, che vi prende? Tanto non avete nulla da fare, se non parlare del più e del meno! Avete mai avuto una storia? Avete mai baciato una ragazza o un ragazzo? Avete mai fatto sesso?… o siete ancora vergini?”

Oddio! quello ci ha sentiti! pensa Alex;

Dicevo bene che è gay! In mancanza di Eiji ci vuole provare con noi?- pensiero di Kong;

Ha sentito tutto e tra poco esplode: io me la do a gambe - pensa invece Bones.

“Suvvia, non fate i timidi: è per sapere qualcosa in più su di voi, dato che sapete tutto di me. CREDETE FORSE CHE NON VI ABBIA SENTITI PRIMA??! CREDETE DI POTERMI DARE DEL GAY O DELLA VITTIMA come se niente fosse e farla francaA???!! – i ragazzi iniziano a tremare Volete davvero conoscere i miei gusti? - mentre Ash si avvicina a loro con fare lascivo – Kong, Alex, mi sembravate sinceramente interessati. E tu Bones! dove vai?”

“Ecco… al bagno, capo.”

“Che uomini temerari! Non c’è bisogno che te la svigni, pure io non ne posso più delle vostre facce! Esco: COSÌ È SICURO CHE VI LASCIO DA SOLI A PENSARE!”

Shit! Prima mi ha sentito sul serio.

“A… Ash? Parte tra un’ora e mezza!”

“BONES!…”

“Si, ho capito, non m’intrometto più.”

“Well. Non aspettatemi!”

 

“Per fortuna che il capo è giù di corda, credevo che ce le avrebbe date di santa ragione! Ve l’avevo detto di parlare a voce più bassa, ma dovete fare comunque di testa vostra.”

“Andrà da Eiji? Ha detto di non aspettarlo: non è che all’ultimo momento decide di partire?! Io non credo che sarei un boss temuto e rispettato come lui.”

“Certo che non puoi esserlo: lui è il migliore.”

“In ogni caso ce la caveremmo ugualmente, vero? Basterà seguire il suo esempio ed agire come ci ha insegnato.”

 

Eiji, manca poco più di un’ora alla tua partenza e già sento terribilmente la tua mancanza. Il mio corpo sembra andare avanti per inerzia, mentre il cuore batte all’impazzata. Cos’è questa sensazione di irrequietezza e vacuità, quest’angoscia che da giorni mi perseguita, privandomi della risolutezza che mi caratterizza? È la paura di perderti per sempre e nel contempo di veder svanire il mio “io” migliore - che credevo un ideale irraggiungibile finché non ho incontrato la tua fiducia e il tuo affetto - ? Penserai mai ai bei momenti trascorsi insieme? Mi rivolgerai ogni tanto i tuoi pensieri come faccio io in questo momento?

Mi sa tanto che sto cambiando idea: vorrei venire a salutarti: credi che Ibe mi farà arrestare? Che faccio?

God, ti prego, aiutami a prendere la decisione giusta per Eiji e per me.

 

 

Parte II - “Speranza”

Uffa, manca meno di un’ora alla partenza: tra poco lascerò l’America e da giorni non ho notizie di Ash. Perché non viene a salutarmi? Sicuramente lui sa dove sono in questo momento.

Ti prego, Ash! Non voglio rinunciare alla tua amicizia: se proprio dobbiamo separarci, almeno promettimi che ci rivedremo in futuro! Magari quando Ibe e Max avranno la possibilità di lavorare di nuovo insieme. I “vecchi” si tengono in contatto, sai? possiamo farlo pure noi, no?

O forse è per ciò che mi dicesti quella volta, che sei un pericolo per le persone che ti sono accanto... Ormai non sono più in pericolo, Ash; e non lo sei neanche tu: Golzine è morto ed altri tuoi vecchi nemici, alla fine ci hanno persino aiutato. ONEGAI; ASH! AISHITERU (PER FAVORE, ASH! TI AMO!)!

*

Mou hitori de arukenai:                         Alone I cannot walk:

Toki no kaze ga tsuyo sugite.                 Time’s wins are too strong.

Ah, kizutsuku koto nante                       Ah, it’s wounded

Nareta hazu dakedo ima wa…                I should have gotten used to it, but right now…

 

Ah, kono mama dakishimete                  Ah, leave me the way I am

Nureta mama no kokoro o                     My heart, even though damp

Kawari tsuzukeru kono toki ni              At this moment is being changed

Kawaranai ai ga arunara.                      If unchanging love exists.

Will you hold my heart?                        Will you hold my heart?

Namida uketomete,                               Catch my tears,

Mou koware souna All my heart!           All my heart is ready to shatter!

 

Questa canzone bellissima non è certo il massimo per tirarsi su di morale, ma pensando a te, al tuo bellissimo volto che forse non potrò mai più rivedere, al fatto che non ti potrò più riabbracciare, mi sembra di nn conoscerne altre:

 

“Forever Love, Forever Dream…

Oh, tell me why

all I see is blue in my heart!…”

 

e neanche tutto il testo…

 

“…Will you stay with me?…”

 

Will you stay with me, Ash Lynx? Solo adesso mi rendo conto che è ciò che vorrei di più. Perché questa canzone non mi è venuta in mente prima? Così magari te l’avrei chiesto davvero…

 

“Cosa c’è, Ei-chan? Sembri a pezzi. Dovresti essere contento di tornare in Giappone: è un anno che manchi da casa e tua madre e tua sorella ti staranno aspettando con impazienza.”

“…”

“So che pensi ad Ash, lui sta bene, tranquillo! Più in là potremo sempre ritornare in America: Max ci ospiterebbe volentieri, ma ora devi tornare a casa. Angosciarsi fa male alla salute e devi pensare prima di tutto a rimetterti in forze dopo l’intervento che hai subito.”

“Si, lo so. Ma come puoi chiedermi di stare tranquillo se non so dov’è Ash? So che sta bene perché me lo sento, ma se non so come rintracciarlo, come potrei rincontrarlo quando tornerò in America?”

“Ah ah ah! ma allora hai già deciso che prima o poi tornerai qui di nuovo?”

“È naturale! Ash è il migliore amico che io abbia mai avuto: non posso e non voglio perderlo! Lui per me è troppo importante! Vorrei che venisse almeno a salutarmi. Ci spero tanto… anche se tu avresti il coraggio di farlo arrestare!”

“Ma che dici, Eiji?”

“Esattamente ciò che ho detto! Quella volta in ospedale tu hai chiamato Charlie e l’hai incitato a corrergli dietro, traditore!”

“Ma Ash è coinvolto in un mare di reati…”

“Ash è prima di tutto una vittima, lo sai benissimo anche tu, no? Se quella sera non ci fossi stato tu avrei potuto almeno parlargli… Avrei potuto… dirgli addio e magari abbracciarlo un’ultima volta… - piangendo - come farò senza di lui, Ibe? Il Giappone mi sembra quasi un ricordo lontano: mi stavo abituando a sentire New York come una nuova casa e Ash come la mia famiglia. Se fossi stato una ragazza mi sarei perdutamente innamorato di lui, ne sono certo. E come potrei andarmene da qui? Shit! Ora non ci sono più pericoli per nessuno: perché dobbiamo separarci? Non è giusto, Ibe! NON È GIUSTO!… Per favore, abbiamo ancora 54 minuti, perché non dici a Max di cercare Ash e convincerlo a partire con noi? Ho paura che restando qui possa cacciarsi in qualche altro guaio. Gli avevo promesso che gli avrei fatto conoscere una vita diversa, senza pistole. Onegai! Shunichi!”

 

Mannaggia… come si può dire di no a questi occhi così imploranti? Non è giusto. Eiji! Hai capito che ti considero al tempo stesso il figlio che ho sempre desiderato di avere e il ragazzo puro e spensierato ma coraggioso che ho sempre desiderato di essere e te ne approfitti; sai che non riesco a contraddirti - specie quando hai quell’espressione da gattino smarrito - ma in questo caso non posso cedere: la vita di Ash è pericolosa, infatti da quando lo conosci, solo per essere diventato suo amico, sei stato rapito ed in pericolo di vita diverse volte. Ve la siete cavata sempre, è vero, però hai visto pure tu che ci possono essere comunque dei traditori pronti a prendervi alla sprovvista; e non può andarvi bene per sempre. Non ti lascerò restare qui dopo tutto ciò che è successo ultimamente. Non potrei sopportare che ti succedesse qualcosa ed Ash la pensa allo stesso modo.

 

“Calmati, Eiji! Se anche telefonassi a Max ora, come farebbe a trovare Ash e portarlo qui in tempo? E poi, anche se mi dispiace dirtelo, non credi che lui abbia già preso una decisione? di restare qui a vivere come ha sempre fatto… Non puoi pretendere che cambi vita dall’oggi al domani. Vedrai, troverete il modo d’incontrarvi di nuovo, se sarà destino.”

“Ma io non voglio stare ad aspettare per quando il destino si deciderà a farci rincontrare! Se non mi aiuti a rintracciare Ash ora, PUOI SCORDARTI CHE IO LASCI L’AMERICA OGGI!”

“Eiji! EIJI! CHE INTENZIONI HAI? DOVE STAI ANDANDO? FRA MENO DI UN’ORA L’AEREO DECOLLERÀ! TORNA QUI!”

“MI SPIACE, IBE! NON AVERCELA CON ME: SE CI TIENI, PREGA CHE IO LO TROVI IN MENO DI UN’ORA!… non posso partire senza di lui!”

 

Ash, dimmi che non sei lontano, che mi stai venendo incontro e che partirai con me. Non sai com’era vuota la mia vita prima di conoscerti! Ed ora voglio mantenere la promessa di portarti in Giappone, farti conoscere i luoghi della mia infanzia ed accoglierti per sempre nella mia famiglia.

 

 

Parte III - “Incontro”

 

Eiji, aspettami! Vengo da te…

Ma dove mi hanno parcheggiato la Rolls!… ah, eccola finalmente: a quattro isolati dall’appartamento. Forse i miei uomini stanno cominciando a farsi furbi.

Puoi essere contento Papa Dino, una volta tanto apprezzo un tuo regalo che mi ritorna utile. Spero di fare in tempo o non me lo perdonerò mai. Già me lo immagino con gli occhi imploranti ad aspettarmi: sì mi starà aspettando certamente. E non m’importa di Ibe e di ciò che mi succederà se ci sarà Charlie con loro.

Ormai ho deciso e non mi tiro indietro: non è da me comportarmi da vile, perciò vado e gli dico tutto. Tutto?… e poi? Vabbè, deciderò sul momento, quando lo vedrò. Shit, mi tremano le gambe. Perché sono così agitato?… “Secondo voi sono innamorati?” “Come puoi definire gay il boss!” “ma ha avuto esperienze solo con uomini” “Se non fosse un teppista potrebbe andare da Eiji” “Se partissi per il Giappone tutti capirebbero.”…

“Hanno ragione, hanno ragione loro! Amo Eiji e lui ama me: come possiamo pensare di separarci? come ho potuto essere tanto egoista da non accorgermi che anche lui deve soffrire come me.”

Eiji, sto correndo più che posso: ancora una manciata di miglia e sarò da te.

“Mh? No, non può essere. Guarda che effetto mi fai! ho pure le allucinazioni. Aspetta un attimo, ma quello… È EIJI!” Devo tornare subito indietro. BEEEP! “Deficiente, non si può fare inversione proprio in mezzo alla strada! Vuoi forse uccidere qualcuno?” Gli mostro la pistola e vediamo se ora non mi farà passare questo scemo “Forse inizierò proprio da te, vecchio, se non ti togli di mezzo”, “S…si…si. Ti faccio spazio” “Thank you! Smack! AH AH AH CIAO VECCHIO!” Perfetto! Sono riuscito a spaventarlo e farlo arrossire; ora devo trovare il mio bel giapponesino. “Eiji, EIJI! Sono Ash! Non svoltare!” Shit, non mi ha sentito!… Well, dietro non ho nessuno, così parcheggioAh! Ora finalmente posso correre! “EIJIIII!” Ormai l’ho quasi raggiunto.

 

Che strano! Da quando sono entrato in questa strada mi sento inseguito. Che siano gli scagnozzi di Yue Lung? No, è impossibile: i traditori sono stati uccisi subito da Ash e gli altri cinesi obbediscono più a Sin che al loro Giovane Signore e non può essere neanche Blanca: Jessica dice che si è preoccupato di salvare sia me che Ash; inoltre proprio lui ci ha fatti incontrare per un’ultima volta. Come vorrei che fosse Ash! Ma lui non sa neppure che non sono più all’aeroporto. Per fortuna che prima ho trovato un passaggio, o avrei fatto pochissima strada, debole come sono ancora. Se non ricordo male dovrei essere quasi arrivato al ristorante di Mardeer…

Shit, quello continua davvero a seguirmi; ora entro in un vicolo più stretto e vediamo se lo faccio fesso… “Aahhh!” urlo, quando mi sento toccare la spalla e istintivamente mi giro. Non può essere, sembra Ash, Sei proprio tu, eri tu che m’inseguivi, allora! Non è per caso un sogno, vero? “Kami! Sei davvero tu, Ash?” Certamente! lo riconosco benissimo, ma l’emozione è tanta che non riesco a dire altro, mentre le sue braccia mi stringono forte come implorandomi di non andare via e iniziamo entrambi a piangere, abbracciati, senza preoccuparci degli sguardi dei passanti.

Dopo un bel pianto però sentiamo il bisogno di parlare per spiegare ognuno all’altro quali sono i nostri sentimenti ed è lui il primo a farlo.

“Eiji, stavi tornando indietro per incontrarmi prima di partire? Sono contento di poterti rivedere ancora una volta: credevo che sarei impazzito senza di te… amore mio…”

Cosa? Ash mi ama? In effetti la nostra non è mai stata una semplice amicizia; e… si, credo proprio di amarlo anch’io. Ripenso alle parole che ho detto prima a Ibe ‘se fossi stato una ragazza mi sarei innamorata perdutamente di lui’: l’ho sempre amato pure io! Ma non ho mai creduto che fosse possibile tra di noi – insomma, siamo due ragazzi – e finalmente ora, in questo istante, per la prima volta riesco a sentirmi libero davvero.

“Anch’io ti amo Ash” dico in un sussurro, arrossendo e meravigliandomi del fatto che con lui mi riesce tutto semplice, mentre con le dita mi asciuga le ultime lacrime per poi prendermi il volto tra le mani e sentirmi infine inebriare dal sapore delle sue labbra sulle mie, in un bacio sempre più intenso, il nostro primo vero bacio. Quando ci stacchiamo anche lui mi dice “Ti amo” e capisco che avremmo ancora tanto da dirci, ma non c’è bisogno di parole per esprimere i nostri sentimenti: sappiamo di essere l’uno per l’altro sempre e che le nostre anime e i nostri cuori saranno uniti nonostante la distanza.

 

Ci rendiamo conto che si sta facendo tardi, e non posso rimandare la mia partenza  anche stavolta. Stretti per mano, col cuore gonfio dell’amore che ci siamo appena dichiarati e già di nostalgia l’uno per l’altro, andiamo verso la macchina per recarci all’aeroporto. Durante il tragitto non diciamo nulla, non abbiamo bisogno di parole ma continuiamo a tenerci per mano e a scambiarci sorrisi significativi. ‘Ash è davvero felice’ penso ma pure io sento che il vuoto e la tristezza che mi avevano scosso per un attimo pochi istanti prima – quando stavamo andando verso la macchina – ora si stanno dissipando. Come ho potuto sentirmi solo? Ash non mi lascerà mai! E presto tornerò a trovarlo, per stare con lui senza lasciarci più.

 

Arrivati all’aeroporto giusto in tempo per non perdere l’aereo, scendo in fretta dalla macchina e mi sento di nuovo bloccare.

“Non stai dimenticando qualcosa?” e mi prende alla sprovvista, baciandomi ancora una volta appassionatamente. “Ash, dì la verità, non vuoi farmi partire.” “In effetti non ci resterei tanto male se tu perdessi l’aereo; ma è giusto che tu vada. Volevo solo sentirmi tuo ancora una volta; e sentirti mio perché comunque mi mancherai. Su, ora vai” e mi dà una pacca sul sedere.

“Ehi, che modi sono questi!” dico scherzando e ricambiando il gesto. “Che cos’è quel bigliettino che ti è caduto dalla tasca?” Lui arrossisce un attimo e si getta verso di me “No, Non è importante, ridammelo per favore.” “Non è importante? Allora perché sei arrossito, Ash Lynx lo chiamo col suo ‘nome da battaglia’ per fargli capire che non ci si aspetta una reazione del genere da un boss duro e temuto come lui – ?” “Dammelo!” “No!” Mi giro, riuscendo ad evitare che prenda il foglietto e ci dò uno sguardo: è una poesia! Leggo subito!…

 

“a te”

A te che riportasti

l’umanità nel mio cuore

gelido ed ingrigito

solo col tuo calore…

 

…solo a te, Eiji, amico mio,…

 

“C’è il mio nome! Allora è per me?” ma non gli do modo di rispondere e continuo a sbirciare, con lui che cerca ancora di riprendersi il foglietto …

 

… Perciò preferisco dirti addio,

saperti purtroppo a me lontano

ma felice…

 

“Ash!, ma è una poesia! È per me? Insomma, è la prima volta che me ne scrivono una…” Mi guardava in silenzio, curioso di sapere se intendevo dire che mi aveva fatto piacere o meno, ma non volevo dargli subito soddisfazione e proseguii dicendo “Te la volevi svignare davvero, ah? Che significa preferisco dirti addio… saperti lontano…” “Aspetta Eiji, stai fraintendendo tutto!… forse non hai letto due versi più giù…” arrossisce ancora una volta – eh l’amore come cambia le persone! –: so a quale verso si riferisce e decido che basta con lo scherzo, poverino l’ho fatto penare tanto in quest’ultimo periodo, non posso torturarlo anche oggi che ci siamo finalmente messi insieme, e parlo senza leggere “Dice: nell’oblio non cadrai mai perché io ti amo” ora il suo sguardo brillava e sembrava così indifeso che decido di stupirlo ancora una volta, così lo stringo e gli bacio la bocca con dolcezza prima e con passione poi, mordicchiandogli le labbra prima di trovarci uniti anche con le lingue…

“Il volo numero 1832 per Tokyo è in partenza…” fu il brusco richiamo alla realtà. “Shit. Devo proprio andare. Ti amo Ash, aspettami, ti giuro che appena mi sarò completamente rimesso ritornerò da te.” “Si, ti aspetterò. Ti amo tanto, Eiji. A presto!” Smack! – un ultimo bacetto per ora – “A presto, Ash!” dico, mentre mi avvio per l’aereo.

 

… E già non vedo l’ora di ritornare in America perché sento già  la tua mancanza, amore mio.

 

OWARI!

 

* La canzone è “Forever Love” dei bellissimi e grandiosi X Japan. Il 19/3/1996 firmarono il contratto con le CLAMP per concedere loro di usarla come sigla di… X1999! (però sui DVD in vendita adesso in Italia c’è un’altra canzone, sigh! Sapevo che nella VHS e forse pure sul manga c’era il testo.). HIDE FOREVER!

Spero apprezzerete il mio sforzo di tradurla in inglese - naturalmente! dato che è per Ash! - e di mettere la punteggiatura - avete notato la scelta di usare l’”american type” per questa ff - ?.

 

La poesia per Eiji invece è farina del mio sacco, e se la copiate voglio i diritti d’autore! Eiji mi è sempre piaciuto più di Ash.