TITOLO: L.O.V.E.

AUTORE: Voce del silenzio

GENERE: yaoi, ss/pg.

STORIA: ecco a voi, cos’è l’amore..

NOTE: autoconclusiva

 
Dedicato a chi l’amore lo sente dentro, sempre, costantemente pulsare…


L.O.V.E.

By Voce del silenzio

 

Part. 1

Lullaby

 

<<Smettila…. Fermati, ti prego!>>

<<No, no… o mi prendi o… beh, niente premio!>>

<<Daaiii!!! Uffa… fermati… non c’è il premio di consolazione?>>

<<Eh dai! Non fare il bambino, Ale! Non dirmi che non riesci a prendermi? Non hai molta resistenza, eh?>>

<<Ah sì? La metti su questo piano? Beh, vedremo…>>

<<Ohh… così ti volevo!>>

Corro, corro come il vento sa farlo. E lui mi segue, senza paure, se non quella di non riuscire a prendermi… e di perdere il premio, un mio bacio. Io non so ancora se voglio vincere o no… se perdo potrò baciarlo, ma non posso lasciarlo vincere… ma un bacio…

<<Allora? Ma quanto distante sei?>>

<<Smettila di distrarmi!>>

<<Distrazione? Io la chiamerei in un'altra maniera…>>

<<Ah sì? E come?>>

<<Scarso allenamento!>>

<<Ah-ah! Spiritoso…>>

<<Beh… è vero!>>

<<Se ti prendo..!>>

Mi blocco di colpo e mi paro davanti alla sua corsa impazzita. Ci scontriamo e cadiamo a terra. Sta sopra di me, con quel suo peso che non mi può far male… anzi…

<<Se mi prendi?>> lo sussurro…

<<Se ti prendo… ti bacio all’infinito…>>

<<E allora perché non lo stai facendo?>>

<<Perché non ti ho ancora preso!>>

<<Ah no?>>

Con le su mani mi stringe forte, ancora più uniti di quello che già siamo, lì per terra.

<<Ecco, ora ti ho preso!>>

<<E allora… cosa mi farai?>>

<<Questo!>>

E mi bacia.

 

Questa giornata me la ricorderò per sempre. A volte ho questa impressione. A volte, ho proprio la sensazione che ricorderò un fatto per sempre, forse anche per più tempo. Non succede solo in momenti particolarmente intensi o che implicano qualcosa di speciale… no… mi ricordo per esempio, di quando ero bambino…

Era una giornata caldissima, di quelle giornate particolarmente calde, quelle in cui i vecchi dicono che il mondo è cambiato… quel caldo innaturale che ti fa morire… ti sembra di liquefarti… ero a passeggio con mia mamma e, in mezzo alla strada, c’era un’orchidea, quelle abbastanza comuni, bianche al centro e con le punte dei petali violetto… era là, nel bel mezzo della strada… eppure era intatta. Nessuna macchina le era passata sopra portandola alla distruzione, alla fine della sua bellezza sacra… era là, semplicemente là, come se stesse sonnecchiando, poiché stancata dal caldo, in mezzo alla strada… una macchiolina bianca e viola nel nero… in quel momento capii, che quel fiore sulla strada mi avrebbe fatto compagnia per sempre, ed è stato così, fino ad ora… forse perché per me è diventata il simbolo che si può resistere a tutto… e non cadere mai totalmente…

 

Adesso sono qui, seduto sul bordo del suo letto, tra le quattro mura della tua stanza… che auguro la buonanotte ad un Alessandro già addormentato.

Voglio essere la tua ninnananna. Non è una cosa romantica? La tua ninna… nanna.

Porto la mia mano alla bocca… e ti mando un bacio… non riesco a trattenermi dal farlo. Perché voglio sempre baciarti? Perché? In fondo, ammettiamolo… non sei esattamente una copia di Brad Pitt… con questo non voglio dire che lui mi piaccia… ma, insomma, ci siamo capiti… però voglio ancora baciarti… te ne mando un altro…

Ti auguro sogni dorati, che tu possa risplendere di un verde speranza che accechi anche i boschi, che li renda invidiosi… ti auguro di baciare principi bellissimi, di ascoltare musiche soavi, in questo sogno che stai facendo… ti auguro ogni bene, sempre… ti auguro di restare sempre assieme a me, e lo auguro anche a me stesso…

Sappi che ti amo… è per questo che voglio essere la tua ninnananna. Una nenia che crea una magica protezione attorno a questo letto, perché ti voglio protetto. Protetto e al sicuro, al caldo e coccolato da piume che, cadendo sul tuo corpo, riusciranno a farti ricordare la morbidezza di ogni attimo passato assieme.

Oh, quanto ti amo… voglio essere la tua ninnananna, per stanotte… e per tutte le notti che verranno.

 

 

Part. 2

Ocean

 

Ora stai dormendo con me vicino… ma nei tuoi sogni riuscirai a sentirmi…

Hai presente l’oceano? Eccomi, sono io. O meglio, è l’amore che provo per te. So che te l’ho detto un migliaio di volte, come minimo, ma non posso smettere di farlo perché, tu non devi mai dimenticartelo, no, mai, tu devi sempre tenerti in mente che il mio amore per te è come un oceano.

So che tu non ci avrai mai pensato, ma l’oceano ha molte qualità.

È bellissimo. Oh, sììì… sì… è bellissimo. E come definire il sentimento che mi lega a te, se non con questo termine? Bellissimo. Come la luce del sole, appena si aprono gli occhi sul mondo, il primo giorno di primavera… e tutto ti sembra sbocciare sotto il tuo sguardo.

L’oceano è immenso, io per te posso diventarlo. Immenso per proteggerti. Immenso per coccolarti. Immenso per abbracciarti in una stretta da cui non potrai scivolare via.

L’oceano bagna. Noi siamo rimasti bagnati da questo amore, direi che siamo rimasti infradiciati più che altro. E la cosa bella è che… la cosa bella… è che non riusciamo ad asciugarci… no, non ci riusciamo…

L’oceano può essere in burrasca. Io lo sarò ogni volta che sarai in pericolo. Diventerò una tempesta per difendere ciò che siamo e che potremmo essere. Ma non dimenticare che può essere anche calmissimo, e allora staremo uno tra le braccia dell’altro. Come in un quadro, quasi immobili, sognando ad occhi aperti il paradiso di ogni attimo trascorso incatenati.

L’oceano è uno specchio in cui sole e luna, e stelle anche, possono ammirare le loro immagini… nel mio specchio solo una figura si scorge, la tua… si è ormai così impressa in me, che probabilmente non potrà mai andare via. È stata disegnata con un grosso pennarello indelebile.

Il mio amore per te, è un oceano che trabocca, e le gocce che riescono a scappare ti bagnano il viso, e ti ricordano che sono qui per te, solo per te.

 

 

Part. 3

Velvet

 

 

Forse è ora che anch’io vada a letto… sì, è meglio.

Ho un sonno… waaaaaaahhh… un sonno che fra poco cado per terra, e dormo lì.

Esco di casa tua e mi avvio verso la mia…

Ora, con il fresco della sera, mi sveglio un pochino e ti penso, come potrei non pensarti sempre in ogni momento?

Sei là, nella tua camera, avvolto in lenzuola che esplorano ogni parte del tuo corpo. Come invidio quelle lenzuola, quel tessuto che ti percorre tutto, che conosce la tua pelle come la trama che lo compone… ohhh, lo odio quel pezzo di stoffa, perché ti sta abbracciando al posto mio.

Voglio essere il velluto che, solo, ti coprirà. Velluto. Per scorrere bene su te, e far finta di cadere per farti allungare una mano a risistemarmi. E poi, quando mi toccherai, ti soffermerai diversi minuti ad accarezzarmi con quelle tue mani un po’ goffe, un po’ Alessandro… e ti chiederai chi mai possa produrre un tessuto così perfetto, così, così, così.

E mi accarezzerai, e questo accarezzarmi diventerà così morboso che non farai altro, per il resto dei tuoi giorni. E sarai felice così, facendo solo questo, e sarai ricambiato dal mio finto cadere per farti allungare una mano a recuperarmi.

Non vorrai più togliermi. Vorrai essere sempre vestito di me. Di me velluto.

Ed io mi avvinghierò sempre più a te. Sempre più. Sempre più.

Sempre più.

Le camicie di cotone, i maglioni di lana, tutti mi guarderanno con invidia, perché avrò preso il loro posto, ma io non ci baderò, e tu neppure.

Sarai nudo sotto di me, e con le mie pieghe potrò amarti, amarti, amarti e amarti ancora, di più, di più, di più… fino all’infinito, elevato all’infinito ancora. E ci ripeteremo all’infinito, come uomo e come velluto. Un velluto su un uomo. Senza nulla di particolare, solo le pieghe che ci legano, ed io che fingo di cadere, per poi farmi riprendere.

 

 

Part. 4

Eternity

 

Entro in casa, la mia stavolta. Vado diritto in camera e mi spoglio, pronto per andare a letto, pronto a sognarti, perché anche mentre dormo non posso separarmi completamente da te. E allora ti sogno.

La maggior parte della gente, sogna la salute, sogna il denaro, tanto denaro, per vivere una vita bella e sfarzosa, alcune persone sognano l’amore… io non sogno nessuna delle tre cose… io sogno di poter sognare te in eterno, perché, se ti sogno, so che sarai reale, domani, quando mi sveglierò. Sarai reale sempre. Ogni giorno della mia vita sarai reale, nella tua semplicità, quella per cui ti prendo sempre in giro. Idiota! Ti prendo in giro perché ti amo… e perché ti sogno.

Perché sognarti è una sorta di droga, non posso smettere di farlo, devo continuare a farlo, probabilmente per sempre. I dottori non hanno saputo darmi una risposta sicura, ma sembra che questa mia dipendenza possa portare ad una vita felice e piena di soddisfazioni… e al paradiso immediato… io penso che i dottori abbiano ragione. Io, il soffio del paradiso lo sto già sentendo sulle mie braccia. Mi viene la pelle d’oca a pensarci, ma ci penso ugualmente, perché questa sensazione di leggero freddo mi fa sentire vivo e appagato, perché mi ricorda te. Te, quando mi lecchi il basso ventre e poi ci soffi sopra… e sento i brividi.

Questi brividi li voglio sentire in eterno… hai capito?

In eterno… in eterno!

Un’eternità con te… cosa potrei volere di meglio?

Va beh… è ora di andare a letto… buona notte, amore… ti auguro sogni d’oro… e a me auguro sogni di te.

 

-Fine-

 

DISCLAIMER: tutto questo piccolo universo sabbioso, compresi i personaggi, l’ho inventato io con le mie manine e con la mia pazzia crescente… infatti mi piace molto!!!

Ciao, ciao…


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