Part. 1
Lullaby
<<Smettila…. Fermati, ti
prego!>>
<<No, no… o mi prendi o…
beh, niente premio!>>
<<Daaiii!!! Uffa… fermati…
non c’è il premio di consolazione?>>
<<Eh dai! Non fare il
bambino, Ale! Non dirmi che non riesci a prendermi? Non hai molta
resistenza, eh?>>
<<Ah sì? La metti su
questo piano? Beh, vedremo…>>
<<Ohh… così ti volevo!>>
Corro, corro come il vento
sa farlo. E lui mi segue, senza paure, se non quella di non riuscire a
prendermi… e di perdere il premio, un mio bacio. Io non so ancora se
voglio vincere o no… se perdo potrò baciarlo, ma non posso lasciarlo
vincere… ma un bacio…
<<Allora? Ma quanto
distante sei?>>
<<Smettila di distrarmi!>>
<<Distrazione? Io la
chiamerei in un'altra maniera…>>
<<Ah sì? E come?>>
<<Scarso allenamento!>>
<<Ah-ah! Spiritoso…>>
<<Beh… è vero!>>
<<Se ti prendo..!>>
Mi blocco di colpo e mi
paro davanti alla sua corsa impazzita. Ci scontriamo e cadiamo a terra.
Sta sopra di me, con quel suo peso che non mi può far male… anzi…
<<Se mi prendi?>> lo
sussurro…
<<Se ti prendo… ti bacio
all’infinito…>>
<<E allora perché non lo
stai facendo?>>
<<Perché non ti ho ancora
preso!>>
<<Ah no?>>
Con le su mani mi stringe
forte, ancora più uniti di quello che già siamo, lì per terra.
<<Ecco, ora ti ho preso!>>
<<E allora… cosa mi
farai?>>
<<Questo!>>
E mi bacia.
Questa giornata me la
ricorderò per sempre. A volte ho questa impressione. A volte, ho proprio
la sensazione che ricorderò un fatto per sempre, forse anche per più
tempo. Non succede solo in momenti particolarmente intensi o che implicano
qualcosa di speciale… no… mi ricordo per esempio, di quando ero bambino…
Era una giornata
caldissima, di quelle giornate particolarmente calde, quelle in cui i
vecchi dicono che il mondo è cambiato… quel caldo innaturale che ti fa
morire… ti sembra di liquefarti… ero a passeggio con mia mamma e, in mezzo
alla strada, c’era un’orchidea, quelle abbastanza comuni, bianche al
centro e con le punte dei petali violetto… era là, nel bel mezzo della
strada… eppure era intatta. Nessuna macchina le era passata sopra
portandola alla distruzione, alla fine della sua bellezza sacra… era là,
semplicemente là, come se stesse sonnecchiando, poiché stancata dal caldo,
in mezzo alla strada… una macchiolina bianca e viola nel nero… in quel
momento capii, che quel fiore sulla strada mi avrebbe fatto compagnia per
sempre, ed è stato così, fino ad ora… forse perché per me è diventata il
simbolo che si può resistere a tutto… e non cadere mai totalmente…
Adesso sono qui, seduto
sul bordo del suo letto, tra le quattro mura della tua stanza… che auguro
la buonanotte ad un Alessandro già addormentato.
Voglio essere la tua
ninnananna. Non è una cosa romantica? La tua ninna… nanna.
Porto la mia mano alla
bocca… e ti mando un bacio… non riesco a trattenermi dal farlo. Perché
voglio sempre baciarti? Perché? In fondo, ammettiamolo… non sei
esattamente una copia di Brad Pitt… con questo non voglio dire che lui mi
piaccia… ma, insomma, ci siamo capiti… però voglio ancora baciarti… te ne
mando un altro…
Ti auguro sogni dorati,
che tu possa risplendere di un verde speranza che accechi anche i boschi,
che li renda invidiosi… ti auguro di baciare principi bellissimi, di
ascoltare musiche soavi, in questo sogno che stai facendo… ti auguro ogni
bene, sempre… ti auguro di restare sempre assieme a me, e lo auguro anche
a me stesso…
Sappi che ti amo… è per
questo che voglio essere la tua ninnananna. Una nenia che crea una magica
protezione attorno a questo letto, perché ti voglio protetto. Protetto e
al sicuro, al caldo e coccolato da piume che, cadendo sul tuo corpo,
riusciranno a farti ricordare la morbidezza di ogni attimo passato
assieme.
Oh, quanto ti amo… voglio
essere la tua ninnananna, per stanotte… e per tutte le notti che verranno.
Part. 2
Ocean
Ora stai dormendo con me
vicino… ma nei tuoi sogni riuscirai a sentirmi…
Hai presente l’oceano?
Eccomi, sono io. O meglio, è l’amore che provo per te. So che te l’ho
detto un migliaio di volte, come minimo, ma non posso smettere di farlo
perché, tu non devi mai dimenticartelo, no, mai, tu devi sempre tenerti in
mente che il mio amore per te è come un oceano.
So che tu non ci avrai mai
pensato, ma l’oceano ha molte qualità.
È bellissimo. Oh, sììì…
sì… è bellissimo. E come definire il sentimento che mi lega a te, se non
con questo termine? Bellissimo. Come la luce del sole, appena si aprono
gli occhi sul mondo, il primo giorno di primavera… e tutto ti sembra
sbocciare sotto il tuo sguardo.
L’oceano è immenso, io per
te posso diventarlo. Immenso per proteggerti. Immenso per coccolarti.
Immenso per abbracciarti in una stretta da cui non potrai scivolare via.
L’oceano bagna. Noi siamo
rimasti bagnati da questo amore, direi che siamo rimasti infradiciati più
che altro. E la cosa bella è che… la cosa bella… è che non riusciamo ad
asciugarci… no, non ci riusciamo…
L’oceano può essere in
burrasca. Io lo sarò ogni volta che sarai in pericolo. Diventerò una
tempesta per difendere ciò che siamo e che potremmo essere. Ma non
dimenticare che può essere anche calmissimo, e allora staremo uno tra le
braccia dell’altro. Come in un quadro, quasi immobili, sognando ad occhi
aperti il paradiso di ogni attimo trascorso incatenati.
L’oceano è uno specchio in
cui sole e luna, e stelle anche, possono ammirare le loro immagini… nel
mio specchio solo una figura si scorge, la tua… si è ormai così impressa
in me, che probabilmente non potrà mai andare via. È stata disegnata con
un grosso pennarello indelebile.
Il mio amore per te, è un
oceano che trabocca, e le gocce che riescono a scappare ti bagnano il
viso, e ti ricordano che sono qui per te, solo per te.
Part. 3
Velvet
Forse è ora che anch’io
vada a letto… sì, è meglio.
Ho un sonno… waaaaaaahhh…
un sonno che fra poco cado per terra, e dormo lì.
Esco di casa tua e mi
avvio verso la mia…
Ora, con il fresco della
sera, mi sveglio un pochino e ti penso, come potrei non pensarti sempre in
ogni momento?
Sei là, nella tua camera,
avvolto in lenzuola che esplorano ogni parte del tuo corpo. Come invidio
quelle lenzuola, quel tessuto che ti percorre tutto, che conosce la tua
pelle come la trama che lo compone… ohhh, lo odio quel pezzo di stoffa,
perché ti sta abbracciando al posto mio.
Voglio essere il velluto
che, solo, ti coprirà. Velluto. Per scorrere bene su te, e far finta di
cadere per farti allungare una mano a risistemarmi. E poi, quando mi
toccherai, ti soffermerai diversi minuti ad accarezzarmi con quelle tue
mani un po’ goffe, un po’ Alessandro… e ti chiederai chi mai possa
produrre un tessuto così perfetto, così, così, così.
E mi accarezzerai, e
questo accarezzarmi diventerà così morboso che non farai altro, per il
resto dei tuoi giorni. E sarai felice così, facendo solo questo, e sarai
ricambiato dal mio finto cadere per farti allungare una mano a
recuperarmi.
Non vorrai più togliermi.
Vorrai essere sempre vestito di me. Di me velluto.
Ed io mi avvinghierò
sempre più a te. Sempre più. Sempre più.
Sempre più.
Le camicie di cotone, i
maglioni di lana, tutti mi guarderanno con invidia, perché avrò preso il
loro posto, ma io non ci baderò, e tu neppure.
Sarai nudo sotto di me, e
con le mie pieghe potrò amarti, amarti, amarti e amarti ancora, di più, di
più, di più… fino all’infinito, elevato all’infinito ancora. E ci
ripeteremo all’infinito, come uomo e come velluto. Un velluto su un uomo.
Senza nulla di particolare, solo le pieghe che ci legano, ed io che fingo
di cadere, per poi farmi riprendere.
Part. 4
Eternity
Entro in casa, la mia
stavolta. Vado diritto in camera e mi spoglio, pronto per andare a letto,
pronto a sognarti, perché anche mentre dormo non posso separarmi
completamente da te. E allora ti sogno.
La maggior parte della
gente, sogna la salute, sogna il denaro, tanto denaro, per vivere una vita
bella e sfarzosa, alcune persone sognano l’amore… io non sogno nessuna
delle tre cose… io sogno di poter sognare te in eterno, perché, se ti
sogno, so che sarai reale, domani, quando mi sveglierò. Sarai reale
sempre. Ogni giorno della mia vita sarai reale, nella tua semplicità,
quella per cui ti prendo sempre in giro. Idiota! Ti prendo in giro perché
ti amo… e perché ti sogno.
Perché sognarti è una
sorta di droga, non posso smettere di farlo, devo continuare a farlo,
probabilmente per sempre. I dottori non hanno saputo darmi una risposta
sicura, ma sembra che questa mia dipendenza possa portare ad una vita
felice e piena di soddisfazioni… e al paradiso immediato… io penso che i
dottori abbiano ragione. Io, il soffio del paradiso lo sto già sentendo
sulle mie braccia. Mi viene la pelle d’oca a pensarci, ma ci penso
ugualmente, perché questa sensazione di leggero freddo mi fa sentire vivo
e appagato, perché mi ricorda te. Te, quando mi lecchi il basso ventre e
poi ci soffi sopra… e sento i brividi.
Questi brividi li voglio
sentire in eterno… hai capito?
In eterno… in eterno!
Un’eternità con te… cosa
potrei volere di meglio?
Va beh… è ora di andare a
letto… buona notte, amore… ti auguro sogni
d’oro… e a me auguro sogni di te.
-Fine-
DISCLAIMER: tutto questo
piccolo universo sabbioso, compresi i personaggi, l’ho inventato io con le
mie manine e con la mia pazzia crescente… infatti mi piace molto!!!
Ciao, ciao…